E’ stata una bella serata quella di martedì 8 Dicembre. Ho conosciuto di persona Guido. Grande successo la manifestazione svoltasi ad Alberese (Gr) l’8 Dicembre scorso soprattutto perchè si è rivelata un’occasione molto utile per la divulgazione.
Tutto si è svolto alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale (assessori alla cultura e alle politiche giovanili) del prof. E. Gabriele Barlocco che ad apertura del dibattito ha delineato lo stato della ricerca, mentre scorrervano su uno schermo le immagini informative del filmato della Fondazione sotto gli occhi di un pubblico visibilmente attento; l’antropologo Paolo Nardini che ha delineato alcuni aspetti psicologici nel malato cronico.
Erano presenti anche molti personaggi della cultura grossetana. E’ venuta la televisione locale che ha mandato in onda il servizio comprensivo dell’ interviste e delle riprese relative alla conferenza stampa.
Il Direttore di Teletirreno Maremma Channel, Dr. Giancarlo Capecchi ha dedicato al libro di Guido Passini uno spazio di cinque minuti nella sua rubrica di presentazione dei libri.
Che dire poi dell’ incontro personale con Guido (il curatore di “Senza Fiato”). Ne sono rimasto molto entusiasta. Guido (nella foto con il sotttoscritto) è un ragazzo mite ed amabile ma nello stesso tempo forte come un guerriero. Sì, una “bella” battaglia quella contro un nemico invisibile che da tempo lo mette alla prova. Si fa coraggio indossando un’armatura, e sfoggiando un sorriso che porta disinvolto come un abito dei giorni di festa. Il suo pensiero leggero vola molto in alto per poi scendere fino al profondo dell’animo a cercare nelle sue tasche i sentimenti più nascosti.
E’ un’operazione rischiosa la sua quella di mettersi così a nudo. In quei momenti sembra così indifeso. Ma poi è capace di rispondere a domande scomode o a provocazioni di persone che ricoprono un ruolo professionale che interessa aspetti della vita, come medici o antropologi (pfui !! Ma chi meglio di lui può conoscere l’uomo ?)..Credo che la conoscenza si acquisisca con la “vita vissuta” quando è così intensa ed intrisa nel dolore di un vivere quotidiano che non studiandola su dei “pezzi di carta”!!!
Un incontro di un valore autentico, un’amicizia consolidata. E’ stato lui su internet a scovarmi e ad invitarmi al suo “progetto” (la presentazione del libro “Senza Fiato”) e quando da lontano ho intravisto quegli occhi scuri stampati su un viso di cera, ho detto dentro di me : “eccolo!”. L’ho abbracciato come si fa con un amico che non si vede da tanto tempo. E’ stato come se ci conoscessimo già. In fondo questo era vero. La sua storia sia pur breve l’ho respirata leggendo quei versi così sapidi di rabbia .
Lo stesso sapore avvertito quando Annarosa Del Corona, una donna di un’eleganza interiore e di una profondità di sentimenti mai visti prima, ha letto alcune delle poesie che l’avevano colpita di più. “Sai” (mi ha detto al telefono il giorno prima) “ho già scelto quello che leggerò domani..!!!”
Ho conosciuto così anche Cristina, sua moglie e compagna di viaggio nel pellegrinaggio nelle varie località d’Italia. Una ragazza forte che con il suo amore ha spianato le asperità di un cammino difficile, donando a Guido una forza ed un coraggio incredibili.