L’attività fisica, come è noto, ha dei grandi benefici per la salute anche nel caso dei pazienti con Fibrosi Cistica.
Con le dovute precauzioni fare attività fisica è possibile.
La professoressa Vincenzina Lucidi, responsabile del Centro Fibrosi Cistica dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, racconta l’esperienza del laboratorio di riabilitazione fisica per bambini con grave insufficienza respiratoria inaugurato lo scorso Novembre.
L’iniziativa, prima del genere in Italia, era rivolta inizialmente ai pazienti in attesa di trapianto polmonare, ma ora riguarda anche i pazienti in lungodegenza.
“Al momento prendono parte al laboratorio una quindicina di bambini con grave deficit respiratorio. Questi bambini sono sottoposti a un trattamento invasivo ma stabilizzante: quotidianamente, infatti, devono fare delle sedute di fisioterapia per liberare i polmoni dal muco causato dalla fibrosi cistica. Anche in queste condizioni, li incentiviamo a fare più sport possibile.
Ovviamente non si tratta di una pratica come la palestra: sono tecniche personalizzate, messe a punto dalla nostra eccezionale struttura di Medicina Sportiva”, spiega la Professoressa.
“Ogni esercizio si svolge con attrezzature tecnologiche ed è preceduto da vari test e prove da sforzo: il percorso di riabilitazione è valutato caso per caso e accompagnato e monitorato ogni minuto dal fisioterapista, il quale insegna ai bambini come ripetere gli stessi esercizi anche a casa e come ascoltare i segnali e i limiti del proprio corpo”, continua la professoressa.
Il risultato è positivo perché l’esercizio fisico rende la degenza meno ansiogena e riduce gli stessi tempi del ricovero.
L’allenamento, inoltre, ossigena tutti i muscoli del corpo, aiuta a recuperare la capacità di movimento e in generale migliora la qualità di vita dei pazienti.