Durante la scorsa settimana ci sono arrivate tante domande in redazione riguardo la legge “Dopo di noi”, che potete scaricare a questo link.
Per questo motivo vi forniremo una breve guida tramite le vostre domande più frequenti.
Di seguito potete trovare tutto quello che c’è da sapere sulla legge che introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la perdita dei parenti che li accudiscono.
Che cos’è la legge “dopo di noi”?
Approvata in via definitiva martedì 14 giugno 2016 alla Camera la legge, nata dal disegno “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare”, adesso è finalmente realtà.
Il ‘Dopo di noi’ prevede un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia e agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse per loro. Sgravi fiscali, esenzioni e incentivi per la stipula di polizze assicurative e su trasferimenti di beni e diritti dopo la perdita dei genitori. Entro il 30 giugno di ogni anno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali avrà l’obbligo di pubblicare una relazione per verificare lo stato di attuazione della legge. Il Governo inoltre dovrà produrre adeguate campagne d’informazione.
Come funziona il fondo e come ci si accede?
Il Fondo è condiviso da regioni, enti locali e organizzazioni del terzo settore. Avrà una disposizione triennale di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018.
I requisiti per accedere al Fondo saranno individuati dal ministero del Lavoro entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.
Le Regioni dovranno definire gli standard per l’erogazione dei finanziamenti, la verifica delle attività svolte e le ipotesi di revoca dei finanziamenti.
Quali sono le attività finanziabili grazie al Fondo?
I soldi del Fondo potranno essere usati per realizzare programmi innovativi di residenzialità come il co-housing per favorire l’indipendenza dei disabili in abitazioni che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa di provenienza.
Con questo fondo si potranno anche sostenere progetti per lo sviluppo dell’autonomia dei disabili privi di assistenza che non rientrano in queste strutture.
Come funzionano le agevolazioni fiscali?
Le agevolazioni fiscali previste sono di due tipi: detrazioni sulle spese sostenute per sottoscrivere polizze assicurative e contratti a tutela dei disabili gravi. Esenzioni e sgravi su trasferimenti di beni dopo la perdita dei familiari, costituzione di trust e altri strumenti di protezione legale.
Sarà inoltre possibile detrarre le tasse sulle spese di queste polizze al momento della dichiarazione dei redditi.
Come funzionano i premi assicurativi?
Dal 31 dicembre 2016 per i premi assicurativi sul “rischio di morte finalizzato alla tutela delle persone con disabilità grave accertata” l’importo scaricabile passa da 530 a 750 euro. Ora, con l’articolo cinque del Dopo di noi, viene innalzato a 220 euro l’importo che sarà possibile decurtare dalle tasse.
Cosa cambia nel trasferimento di beni e diritti?
Qualsiasi trasferimento di beni (materiali o immateriali) per causa di morte, mediante donazione, trust o a titolo gratuito, sarà esonerata dal pagamento dell’imposta di successione e donazione.
Per non pagare l’imposta sarà comunque necessario dimostrare che la finalità di ogni trasferimento è l’inclusione sociale, la cura e l’assistenza delle persone con disabilità. Questo deve essere esplicitamente indicato.
Cosa è previsto per i trust?
Per il trust la legge prevede le stesse detrazioni riconosciute alle altre tipologie di rapporti giuridici.
Oltre alla finalità del trust, nell’atto istitutivo devono essere specificati il soggetto responsabile della vigilanza sul trust e la durata e scadenza del rapporto, che coincide con la data di morte della persona disabile.
Sui trasferimenti di beni e diritti mediante trust in favore delle persone con disabilità grave accertata restano immutati, così come fissato nella legge 104/92, gli oneri derivanti dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Mentre sono esenti dal pagamento del bollo.
Le erogazioni liberali, le donazioni e gli altri atti a titolo gratuito effettuati dai privati potranno essere deducibili nella misura massima del 20 per cento del reddito imponibile e di 100.000 euro annui.